Ebbene si! Noi poveri pendolari dei castelli romani e in generale dintorni di
roma dobbiamo ogni giorno affrontare il nostro più grande nemico, c’è chi lo
chiama “corriera”, chi “autobus blu”, chi semplicemente “bus”, ma il suo nome è
: Compagnia di Trasporti Regionale Lazio o per gli amici COTRAL!
La Cotral non è altro che la parodia di un azienda di
trasporto pubblico, sono convinto che persino nel deserto del Gobi ci sia una
rete di mezzi di trasporto migliore, orari? Vogliamo scherzare? Gli orari della
cotral sono la cosa più relativa del mondo, sono imprecisi pieni di se, e di
ma, con una sola certezza : devi aspettare! Non si sa quanto ne perché, ma alla
domanda: “quando passa?” anche il più
esperto pendolare inizierà la sua
risposta con un “dovrebbe” si perché succede anche che i bus così, decidono di
non passare, e magari quello dopo c’è dopo un ora e venti, e ormai nessuno si fà più domande sul perché non
passa; tutti buttati nella più profonda desolazione, gli unici che continuano
ad arrabbiarsi sono i nostri poveri anziani pensionati che saranno rompiscatole
quanto ti pare ma almeno animano l’atmosfera presente in fermata. Servizi? Ahahaha! Veramente
sorvolando la volta che ho visto un bus cotral prendere fuoco, in genere i
cotral non sono l’emblema della sicurezza, i martelletti di emergenza sono
ormai in via di estinzione, in genere la risposta ai perché posti prima 3 volte
su 5 la risposte è perché si è rotto il bus, e viene riparato nel tempo record
di 5 giorni! Wow! Nei bus cotral ci sono almeno tre sedili che… non ci sono,
campanelli segnala fermate che non funzionano e lo scopri solo quando l’autista
ti salta la fermata, quando piove fuori, per solidarietà piove anche dentro, e
visto che saltano le corse ci si ritrova compressi che nemmeno un file in mp3,
e in genere la compagnia non è delle migliori, ma questo è un altro argomento.
Qualità/prezzo? Mai esistita, i prezzi aumentano ma le corse
sono sempre quelle, le attese idem anzi forse
sono leggermente aumentante, a Roma i giovani studenti sono per la
campagna “atac nun te pago” ma alla cotral “tocca daje foco” cit. (anziano
inc... ehm! arrabiato alla fermata), ma noi purtroppo non ci possiamo farci
niente, a meno che non ci sia un Montezemolo dei poveri pronto a fare
concorennza, noi non possiamo fare altro che chiederci che fine fanno i soldi
che la regione dà alla cotral… ops! Forse è un brutto argomento!
Ma lasciati in balia del monopolio Cotralliano dobbiamo
ammettere però che una cosa positiva la cotral ce l’ha: non è mai noiosa.